La perizia: cosa include e cosa non include

Parti inaccessibili:

Essenzialmente lo scafo, nella sua struttura più intima, particolarmente nelle unità in vetroresina, non può essere analizzato direttamente. Il perito può valutare, mediante il test di percussione o, a richiesta, con gli ultrasuoni, la presenza di delaminazione (distacco dei diversi strati di fibra di vetro), nonché le condizioni esteriori del gel-coat – per questa operazione è necessaria l’asportazione di alcune parti di pittura antivegetativa e di primer, che dovranno essere rispristinate prima del varo.

È possibile valutare con un apposito strumento il grado di umidità assorbito dalla carena, ma solo se la barca è in secco da almeno tre-sette giorni. Ancora, resteranno invisibili l’interno dei serbatoi e ciò che vi è dietro o sotto, l’interno del motore e della trasmissione. Il perito può richiedere al proprietario dell’imbarcazione di smontare alcuni pannelli, o paglioli, ma per il resto ci affidiamo alla nostra esperienza e capacità di interpretare i segnali che le barche sono in grado di trasmettere.

Gli spessori dello scafo possono essere misurati con appositi strumenti ad ultrasuoni. Negli scafi in vetroresina, sempre mediante ultrasuoni è possibile inoltre individuare difetti interni alla struttura dello scafo.

Motore:

Normalmente il perito non è un meccanico. Ciò nondimeno può esprimere una sua valutazione sulle condizioni di manutenzione e di efficienza di un apparato, sempre che questo possa essere provato in mare. È possibile inoltre ottenere preziosissime informazioni dall’analisi dell’olio motore: la presenza di impurità permette di capire le condizioni e la storia del motore come se lo si vedesse dall’interno.

Anche in questo caso la prova in mare è indispensabile, ed è necessario che il cambio olio sia avvenuto almeno da una decina di ore di moto. Spesso nella valutazione dei motori ci avvaliamo della consulenza di meccanici, che possono effettuare anche prove di compressione, qualora se ne presentasse la necessità.

Attenzione, però: il motore, specie se vecchio, è un componente molto soggetto ad usura; anche se in un dato momento può funzionare perfettamente, nel giro di poche ore di moto si possono riscontrare problemi non sospettati.

Vele, albero:

Per valutare lo stato di una vela è necessario issarla e provarla nelle giuste condizioni. Uno sguardo alla vela nel suo sacco, o malamente aperta sulla coperta, non può dire molto. Se non vi sono le condizioni per una corretta valutazione, è preferibile portare le vele da un velaio.

L’ispezione di un albero a riva è praticabile qualora le dimensioni dell’imbarcazione siano adeguate (almeno 10-11 metri), con barca in acqua, e con i necessari requisiti di sicurezza. Naturalmente l’ispezione di un albero sbarcato è più semplice e completa, ma non sempre è possibile.

Prova in mare:

La prova in mare è un elemento importante della visita. Molte caratteristiche dell’unità possono essere valutate esclusivamente durante la prova in mare.

La prova tende a valutare non solo le prestazioni del motore e dell’imbarcazione, ma anche l’apparato di governo, la trasmissione, le manovre fisse e correnti.

Massimiliano Panessa

Nelle pagine seguenti troverete alcune informazioni utili per ogni vostra necessità. Alla pagina contatti potrete inoltrarci le vostre richieste. Le consultazioni telefoniche sono gratuite.

Quello che bisogna sapere sulle perizie

Responsabilità

  • Il committente, di solito l’acquirente in una perizia pre acquisto, è colui che ha richiesto la perizia, ed è tenuto al pagamento della tariffa pattuita
  • L’acquirente deve richiedere l’alaggio dell’unità e la pulizia dello scafo per la visita in carena; dovrà quindi prendere accordi con il cantiere e con il venditore, ed è tenuto al pagamento dell’operazione. È possibile prendere accordi con il venditore, in maniera tale che, in caso di esito negativo della perizia, le spese di alaggio, varo e pulizia della carena rimangano a suo carico.
  • Il proprietario è tenuto a rendere disponibile la barca per la prova in mare, pronta a navigare ed in regola, e a corrispondere il compenso per l’eventuale skipper o equipaggio. E’ a suo carico anche il carburante necessario. È essenziale che l’imbarcazione possa navigare in sicurezza, e di questo è responsabile solo il proprietario ( o l’armatore)

Preparazione della barca

Per risparmiare tempo, e costi inutili, è bene che la barca sia pronta per la visita:

  1. La barca deve essere il più possibile in ordine, gli stipetti ed i gavoni vuotati, l’attrezzatura disponibile e i documenti consultabili; è solitamente preferibile effettuare prima l’ispezione a secco, con l’unità alata da almeno tre giorni, quindi procedere al varo per la prova inmare (quando prevista)
  2. Eventuali paglioli fissi devono essere pronti a essere rimossi, ad esempio, le viti devono essere svitate
  3. Il giorno della visita il motore non deve essere avviato prima dell’arrivo del perito: l’avviamento a freddo, il controllo dell’olio fanno parte integrante dell’ispezione
  4. Potrebbe essere necessaria la presenza di personale del cantiere per l’eventuale smontaggio di parti dell’imbarcazione

Quanto dura la visita

L’ispezione alla carena richiede da una a due ore, dopodiché il cantiere può varare l’imbarcazione. Per il resto dell’ispezione è necessario un tempo leggermente variabile, di solito fino a tre ore. Circa un’altra ora è da considerare per la prova in mare.

Alla visita in secco non è necessaria la presenza di altri, anche se l’acquirente può trarre ottime informazioni sull’uso e la manutenzione della barca, e il venditore può giustificare immediatamente alcune situazioni dubbie. Alla prova in mare devono essere presenti, almeno, il perito ed il venditore o un suo rappresentante (incluso qualcuno che possa condurre l’imbarcazione).

Naturalmente la tempistica può essere diversa, in funzione delle dimensioni e delle condizioni dell’unità: l’ispezione completa di grosse unità può richiedere anche più giorni.

Dopo la visita

Il perito, effettuata l’ispezione, relaziona verbalmente al committente circa le condizioni dell’unità, riservandosi eventualmente di valutare con maggior precisione l’entità delle riparazioni.
La relazione segue a breve, eventualmente anticipata via e-mail. In casi particolari, può essere richiesto l’invio urgente. Se la perizia deve essere asseverata mediante giuramento, potrebbero essere necessarie altre giornate lavorative.

Nel caso fossero necessari lavori, il perito può essere incaricato di concordare con il cantiere lo svolgimento degli stessi, programmando dei momenti di verifica.

Nel caso di Assicurazioni, o compagnie di Leasing, sarà necessaria una certificazione dell’effettivo ripristino dei problemi rilevati.